Nel caso specifico, gli Enti e le autorità competenti hanno da tempo seguito la vicenda, offrendo sostegno e suggerimenti al nucleo che occupa abusivamente l’appartamento. L’Ater stessa, già un anno fa, si era attivata consigliando vivamente agli occupanti di rilasciare immediatamente l’alloggio e di inoltrare regolare domanda per l’assegnazione. E’ evidente che, se effettivamente fossero state verificate quelle condizioni economiche e personali così difficili come asserito dagli occupanti e dai loro sostenitori, tale nucleo familiare sarebbe stato poi ricompreso nelle graduatorie elaborate dal Comune. Ci risulta, inoltre, che anche il Comune di Fara Sabina si sia attivato per tempo, mostrando attenzione sulla vicenda e addirittura offrendo sostegno agli occupanti, a patto che avessero liberato l’alloggio. Offerta, quella del Comune, evidentemente caduta nel vuoto.
Liberare gli alloggi dalle occupazioni abusive, oltre che obbligo di legge, è anche un dovere morale, visto che quelle abitazioni devono essere assegnate a chi ne ha realmente diritto, avendo rispettato leggi, iter procedurali e graduatorie.