Nella nota spiegavo che soltanto un intervento di natura legislativa o, ancor meglio, del Commissario Straordinario Farabollini, potrà permettere di superare l’impasse determinata dall’Ordinanza del 27 giugno 2017 che prevedeva interventi di riparazione del danno con miglioramento sismico da concludersi entro il 31 dicembre 2018. Dunque, da parte dell’Ater non c’è stato in alcun modo un ‘rimpallo di responsabilità’ ma semplicemente la volontà, da tempo manifestata, di sollecitare un provvedimento che definisca e regoli gli interventi da effettuare sugli edifici di edilizia residenziale pubblica, tanto più che nel frattempo è intervenuta la scadenza del 31 dicembre 2018. Avrei avuto piacere di illustrare personalmente tale aspetto all’onorevole Trancassini se avesse usato la cortesia istituzionale di preavvertirmi che sarebbe tornato nei nostri uffici a distanza di un anno dalla sua ultima visita.
Nonostante la situazione di confusione normativa sopra descritta, l’Ater ha deciso di non aspettare una nuova Ordinanza per attivarsi, proprio perché consapevole della necessità di non allungare ulteriormente i tempi. Infatti, la nostra Azienda ha già disposto l’avvio delle indagini finalizzate a valutare le caratteristiche dei materiali strutturali, i cui risultati sono previsti per la prima settimana di marzo. Una volta ottenuti questi, si procederà alla scelta sulla natura del progetto da predisporre e quindi delle procedure di affidamento dei servizi di ingegneria/architettura.
Con l’onorevole Trancassini condivido, comunque, l’urgenza di un’adeguata risoluzione della problematica che anche l’Ater ritiene di primaria importanza. Un’urgenza proprio da me rappresentata a tutti i soggetti che hanno ruoli e funzioni decisionali e di responsabilità nel processo della Ricostruzione pubblica e nei confronti dei quali anche l’onorevole Trancassini potrà incidere positivamente visto l’importante ruolo istituzionale che Egli ricopre”.
E’ quanto dichiara il Commissario Straordinario dell’Ater di Rieti, Giancarlo Cricchi