Oggi prende avvio un cantiere della Ricostruzione post sisma 2016 che riguarda la demolizione e ricostruzione di40 alloggi e quindi interessa 40 nuclei familiari.
Oggi si inizia con la demolizione della prima delle quattro palazzine ex Iacp.ed a seguire le altre.
Come Ater ormai siamo proprietari di pochi alloggi ma ho voluto fare questa iniziativa perché credo sia giusto testimoniare la rilevanza di questi interventi ed anche il fatto che credo sia la prima volta che a Rieti nell'ambito della Ricostruzione si demoliscono e ricostruiscono 4 edifici.
Ma la cosa più importante credo sia che i proprietari come gli assegnatari potranno tornare ad abitare in edifici di gran lunga più sicuri di questi costruiti alla fine degli anni '60.Questo lo dobbiamo anche all’attenzione che l’ATER ed il sottoscritto hanno prestato a questi edifici che voglio ricordare non avevano almeno due un Esito Aedes. E poi sono risultati tutti con danno grave alle strutture.
Rispetto al disastro provocato dal Sisma nei territori di Amatrice ed Accumoli qui siamo stati più fortunati perché l’azione sismica attenuata rispetto alle zone epicentrali ha causato ildanno hai soli gli edifici.
L'eccezionale terremoto ad Amatrice, a piazza Sagnotti ha provocato il crollo di due palazzine ex-iacp. Erano edifici non tanto diversi da questi per tipologia costruttiva, epoca di costruzione, norme tecniche per la costruzione, completamente diverse da quelle di oggi.
Sotto quelle macerie hanno perso la vita 18 persone e credo che anche oggi sia importante ricordarle.
Le norme della Ricostruzione vi permetteranno di rientrare in edifici più sicuri dal punto di antisismico e più efficienti dal punto di vista energetico.
Di questa possibilità dobbiamo dare atto ai Governi, al Parlamento per i poteri che hanno conferito al Commissario Straordinario ed alla Regione Lazio in tema di Ricostruzione. Voglio ringraziare i decisori politici, il Commissario Legnini ed il presidente Zingaretti perché hanno saputo cogliere moltissime istanze che venivano da più parti per rendere i procedimenti più agevoli e che hanno reso possibile accelerare la Ricostruzione.
Anche la decisione politica di ammettere ad agevolazione fiscale i lavori che dovevano andare in accollo e quindi a carico dei proprietari è stata fondamentale. Senza Superbonus 110 applicato alla Ricostruzione qui non sarebbe stato possibile pensare una soluzione definitiva come questa della demolizione e ricostruzione.
Penso tuttavia che a parte questo sistema di Regole, occorrecomunque il massimo impegno da parte di tutti noi.Tutte le Amministrazioni pubbliche, i committenti, i professionisti, le imprese, i fornitori, le banche,tuttiquesti attori della Ricostruzione devono affrontare con il massimo impegno le proprie competenze. Solo così si arriva all'avvio ed alla conclusione dei lavori.
Voglio ringraziare, anche a nome del CdA,le persone che collaborano nel nostro piccolo Ater, e che, grazie agli importanti finanziamenti assentiti dalla Regione Lazio, sono impegnati a portare avanti tanti interventi sul nostro patrimonio edilizio.
Voglio ringraziarein particolare l'USR Lazio perché a tutti i livelli si trova sempre disponibilità all'ascolto ed alla risoluzione dei problemi. Ringrazio anche il Comune di Rieti perché ha messo a disposizione un'area libera adiacente al lotto che garantirà un altro accesso al cantiere e quindi maggiore sicurezza.
Questo cantiere non è un cantiere facile e quindi chiedo il massimo impegno alle ditte esecutrici sulle procedure di sicurezza nel cantiere ed a tutti i lavoratori nel prestare la massima attenzione durante le attività di lavoro.
Immagino che il cantiere arrecheràqualche disturbo ai cittadini di Villa reatina quindi chiedo anche a loro di avere un po di pazienza ma in questi casi qualche fastidio non si potrà evitare.
Lunedì 16 maggio alle ore 12 in via Mitrotti 32 a Villa Reatina il presidente dell’ATER della provincia di Rieti, Giancarlo Cricchi, inaugurerà il “Punto D’Ascolto ATER di Rieti”.
Un presidio stabile di ascolto del bisogno sociale che l’ATER ha voluto creare a Villa Reatina per formare una rete civica di sostegno alla fasce deboli della popolazione con l’obiettivo primario di coinvolgere i giovani in iniziative di cittadinanza attiva che permettano di accrescere il senso civico, la solidarietà sociale e la consapevolezza sul tema della povertà e allo stesso tempo di allestire nel un luogo dove gli inquilini dell’ATER possono avere informazioni, segnalare eventuali problemi e magari pagare anche gli affitti senza doversi recare in sede centrale.
Durante l’inaugurazione verranno illustrate anche le ulteriori iniziative che vi saranno intraprese.
Sulle notizie apparse sulla stampa locale in merito ai casi di alcuni dipendenti risultati positivi al test da Covid-19 l’ATER della provincia di Rieti ritiene opportuno fornire chiarimenti rispetto a quanto dichiarato dalle OO.SS.
Premesso che l’Azienda ha sempre tenuto in primo piano la salute sul posto di lavoro non solo per i previsti obblighi di legge ma innanzitutto per il massimo rispetto di tutti i dipendenti ed in particolare a partire dall’emergenza sanitaria COVID-19 ha adottato tutte le misure previste dalla normativa nazionale ed in conformità alle disposizioni impartite dalla Regione Lazio in merito.
A parte le disposizioni impartite già dall’aprile del 2020 come tutte le Amministrazioni e le Aziende che svolgono servizi pubblici, nel maggio 2020 è stato costituito il Comitato di Sicurezza Aziendale previsto dal Protocollo condiviso Governo e le Parti Sociali per la regolazione delle misure, per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro. A seguire è stato approvato, l’Addendum al Documento di Valutazione dei Rischi, ivi comprese le misure organizzative per il personale. Come previsto l’Addendum e le Misure organizzative sono state oggetto di confronto ed approvate dal Comitato di Sicurezza Aziendale.
Tuttavia il personale sin dal 13.03.2020 per il 100% dell’orario di servizio ed al 100% dei lavoratori richiedenti (fatte salve le attività indifferibili ed urgenti da svolgere in presenza e per il tempo necessario alle stesse) viene posto in “lavoro agile” quindi in lavoro da casa.
Come da direttive regionali detto personale rientra in servizio in presenza il 12.10.2020 secondo un piano di rientri a turni e previo confronto con le OO.SS. ed il Comitato di Sicurezza Aziendale, fatta eccezione comunque dei dipendenti in condizione di fragilità.
Tutte le misure organizzative e gli aggiornamenti successivi sono stati puntualmente adottati e comunicati a tutti i dipendenti oltre chealla Regione Lazio.
Su tutto detto operato - nonostante i sempre possibili disagi cui sono dovuti andare incontro i dipendenti nelle attività quotidiane, quali turni, spostamenti di stanza, utilizzo dei dispositivi di sicurezza, ecc. - non sono mai emerse osservazioni formali sul rispetto delle normative nazionali e le disposizioni regionali.
In conseguenza delle norme nazionali (DPCM 23.9.2021 G.U. 12.10.2021 e D.M. Pubblica Amministrazione 8.10.2021) la Regione Lazio ha comunicato il 13.10.2021 che “a decorrere dal 15.10.2021 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativaè quella svolta in presenza.”
Solo a seguito della disposizione aziendale di rientro dei dipendenti in presenza, con la sola eccezione delle persone fragili che continuano il lavoro agile da casa, seguendo la direttiva all’uopo emanata dalla Regione Lazio, le OO.SS. in data 20.10.2021 chiedono chiarimenti sulla disposizione contestando genericamente la disposizione direttoriale di rientro in presenza dei dipendenti.
A detta contestazione la Direzione Generale riscontra il 25.10.2021, evidenziando i presupposti ed il rispetto della direttiva regionale proprio in virtù dell’ampio rispetto delle distanze minime tra le postazioni di lavoro (1,50 m) negli uffici, la esistenza, da sempre, di un front-office con vetro fisso per il ricevimento del pubblico, oltre a tutte le altre misure da tempo in vigore nell’Azienda (controllo temperatura all’ingresso, uso di detergenti, mascherine, ecc.).Nella nota era anche richiesto un incontro con le OO.SS. a cui ad oggi non è stato ancora dato riscontro.
Corre l’obbligo evidenziare che al contrario di quanto osservato dalle OO.SS. la disposizione regionale prevedeva che solo qualora non fosse stato possibile rispettare le disposizioni in materia di affollamento, si sarebbe dovuto prevede il lavoro agile e turnazioni. Tuttavia comunque il lavoro in presenza avrebbe comunque dovuto essere garantito per almeno di tre giornate lavorative a settimana (inclusa almeno una giornata di “lunga”).
Non si comprende tuttavia come possa trovare spazio una contestazione solo all’ATER della provincia di Rieti posto che di fatto tutte le Amministrazioni pubbliche come peraltro tutte le ATER del Lazio hanno adottato decisioni in linea con quelle assunte dalla dirigenza dell’ATER di Rieti.
Il Presidente Cricchi dichiara “Non resta che augurare ai dipendenti un rapido decorso della malattia edil più rapido rientro nella normalità dei 6 dipendenti risultati contagiati come per quelli posti in quarantena,peraltro come tutti gli altri dipendenti dell’Azienda già vaccinati, e che, nonostante la evidente recrudescenza del contagio si possano scongiurare disservizi all’utenza e sulle attività istituzionali dell’Azienda che si dovranno svolgere sempre nel rispetto anche delle eventuali nuove disposizioni che verranno emanate dal Governo come della Regione”ed ancora “L’Azienda come previsto nelle più recenti procedure operative regionali emanate il 30 ottobre dovrà dare seguito ad un “modello di prevenzione partecipato fondato sul principio della responsabilizzazione individuale, in cui ogni lavoratore è chiamato a prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadrebbero gli effetti delle sua azioni o omissioni. Al citato principio di responsabilizzazione individuale deve uniformarsi, inoltre, l’operato della dirigenza, deputata a riorganizzare le attività di competenza” tutto ciò nel rispetto delle procedure regionali del 30.10.2021. Ci aspetta quindi anche su questo fronte un importante lavoro di tutta l’Azienda e quindi della dirigenza come dei dipendenti, che non potrà prescindere dalla collaborazione a cui mi sento di richiamare tutti i dipendenti oltre che evidentemente il Comitato di Sicurezza Aziendale cui fanno parte il Direttore Generale, l’RSPP, Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, le OO.SS., le RSU e la RSA.
Ri
In merito alla Casa dello Studente di via del Porto a Rieti l’Ater della provincia di Rieti ritiene necessario fare chiarezza.
Sulla base di una partnership e di una apposita Convenzione tra l’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale pubblica della Provincia di Rieti e Polo Universitario Sabina Universitas S.c.p.a., l’ATER nel 2018 ha messo a disposizione, agli studenti che la Sabina Universitas comunicava all’Azienda, l’edificio di via del Porto ed i 10 mini-alloggi arredati, con i relativi spazi comuni, che sono stati assegnati sulla base di un contratto di locazione: all’ATER sulla base di detta Convenzione rimaneva in carico la sola ed eventuale Manutenzione Straordinaria.
L’ATER finché ha potuto e finché con proprio dipendente è stato possibile, nella fase di start-up, ha anche fornito un primo supporto ai ragazzi nella fase di ingresso, sia per indirizzarli nel corretto uso della struttura e sia per gli adempimenti amministrativi legati al soggiorno in Italia.
Le regole cui i ragazzi erano soggetti erano quelle tipiche dell’autogestione e quindi dovevano provvedere a tenere in ordine e pulire le proprie stanze come anche le parti comuni. Anche gli ingressi, che erano stati pensati per gli studenti, erano stati previsti con un sistema a scheda proprio per meglio regolarne la funzionalità e rendere più difficile la riproduzione come accade per le classiche chiavi.
La struttura ha ospitato un numero variabile di studenti (al massimo 25) di varie nazionalità (India, Cina, Uzbekistan, Kazakhistan, Egitto, Ghana, Bangladesh, Iran, ecc.) a partire dal mese di ottobre 2018 e, a parte qualche schiamazzo e/o festeggiamento da parte dei ragazzi ospitati, tutto ha funzionato regolarmente senza intralci particolari.
Nel corso del 2020 a una Associazione molto nota in città sono stati concessi in locazione alcuni locali al piano terra al fine di utilizzare alcuni spazi che gli studenti non utilizzavano o comunque utilizzavano male, come ad esempio il piccolo chiostro posto all’interno del complesso. Tutto ciò al fine anche al fine di far sì che gli studenti potessero magari beneficiare delle attività tenute dalla Associazione e della presenza dei membri della associazione con l’auspicio di un migliore inserimento nella città.
Di fatto tutto ciò ha funzionato per tutto il tempo “normale” prima del Covid 19. Infatti a seguito della emergenza epidemiologica e delle restrizioni sia degli spostamenti che delle attività lavorative aziendali, molti studenti che avevano lasciato l’Italia non hanno poi potuto o voluto rientrare. Altri hanno lasciato repentinamente gli alloggi senza né preavvertire né comunicare successivamente le loro intenzioni. Molti studenti hanno lasciato valigie, stoviglie, vettovaglie ecc. Tutto ciò senza che l’ATER abbia ricevuto dai ragazzi o da altri comunicazione del rilascio del posto assegnato anche al solo fine della disdetta del contratto di locazione.
Nel mese di Agosto a seguito del sopralluogo si è preso atto che di fatto, ad eccezione di 5 studenti presenti, lo stabile non era abitato, ed in molti alloggi erano stati lasciati effetti personali da parte degli studenti. A seguito di tutto ciò l’Azienda ha deciso di riprendere in consegna gli alloggi e quindi di non rinnovare i Contratti di locazione trattenendo la caparra versata dai locatari, eliminare il materiale lasciato dagli studenti e non riutilizzabile, accantonare in appositi spazi le valigie chiuse lasciate da alcuni studenti, effettuare un intervento di pulizia e sanificazione.
Tutte attività resesi necessarie da parte dell’Azienda al fine del riutilizzo della struttura. Riutilizzo per il quale l’attuale Presidenza del consorzio universitario ha colto l’importanza che può rivestire la struttura di via del Porto e sta valutando le possibilità e le modalità di gestione evidentemente previa intesa con il C.d.A. dell’ATER e previa sottoscrizione di una eventuale nuova Convenzione che comprenda anche i servizi accessori alla residenza e che quindi si possano evitare le situazioni particolari che si sono determinate a seguito della emergenza epidemiologica.
“L’Azienda non appena è stato possibile ha tempestivamente ripreso gli alloggi, non rinnovato i vecchi contratti, ripulito e sanificato i locali della struttura e si è da tempo attivata per far si che la Sabina Universitas, o altri, possano occuparsi della gestione dell’immobile - ha dichiarato il presidente dell’ATER, Giancarlo Cricchi - Di fatto anche una iniziativa come quella della Casa dello Studente di via del Porto, che si è rivelata una buona esperienza, poi è stata negativamente influenzata dall’epidemia determinando l’abbandono degli alloggi da parte degli studenti e rendendo difficile garantire la presenza dei dipendenti dell’Azienda che, con grande spirito di collaborazione, quando è servito, si sono resi volontariamente disponibili, anche fuori dall’orario di lavoro, a supportare gli studenti ospitati nella struttura per i problemi che uno studente straniero doveva affrontare all’arrivo a Rieti. Dispiace - continua Cricchi - per chi non essendo sufficientemente informato, si è indignato. Credo tuttavia che la migliore risposta sia l’impegno di chi lavora in Azienda anche, come in questo caso, per contribuire al buon esito di iniziative per la città di Rieti. Per la futura gestione dell’immobile - conclude il presidente dell’Ater - l’Azienda è oggi impegnata a definire con la Sabina Universitas i dettagli di una convenzione che garantisca una gestione complessiva della residenzialità in un luogo che può davvero rappresentare un valore aggiunto per tutta la città considerata la sua posizione nel centro storico di Rieti e la sua vicinanza con la nuova sede dell’Università che ci attendiamo possa divenire operativa a breve a Palazzo Aluffi”.
L’ATER di Rieti non deve versare al Comune di Rieti l'Imu e la Tasi per l'anno 2019 per i propri alloggi sociali: a sostenerlo con due sentenze la Commissione Tributaria Provinciale di Rieti sulla base di una legge che equipara gli alloggi sociali alla “abitazione principale” e quindi esentati da quel tipo di tassazione.
L'Azienda Territoriale della provincia di Rieti rende infatti noto che la Commissione Tributaria Provinciale di Rieti ha depositato due sentenze relative ai contenziosi Imu e Tasi per l'anno 2019.
L'ATER con ricorso presentato a gennaio 2021 aveva impugnato le cartelle di accertamento, per un importo complessivo di poco più di 1 milione di euro, emesse dal Comune di Rieti, con grande tempestività rispetto al termine quinquennale di prescrizione, nel mese di novembre 2020.
I due ricorsi sono stati accolti e le due sentenze hanno visto prevalere le motivazioni addotte dall'ATER con compensazione delle spese.
Il Presidente dell'ATER Giancarlo Cricchi commenta "Ci troviamo di fronte al dodicesimo ricorso che siamo stati costretti a presentare innanzi la Commissione Provinciale che oggi con queste sentenze puntualizza a dovere la inconsistenza dei presupposti che hanno determinato l'ennesima richiesta impositiva per IMU e TASI per il 2019 dopo quelle per gli anni 2014-2015-2016 e per gli anni 2017-2018. Un contenzioso che ormai per le prime annualità è al vaglio della Cassazione. Al Comune di Rieti, dovrebbe essere ben noto che dal 2014 gli alloggi sociali sono stati, dal legislatore nazionale, equiparati all'abitazione principale e quindi non assoggettati alla tassazione comunale sugli immobili. Tuttavia continua a sostenere che gli alloggi ATER non siano alloggi sociali, dimenticando però che gli stessi alloggi, vengono tutti assegnati dallo stesso Comune di Rieti secondo la graduatoria per assegnare le case popolari stilata dallo stesso Comune. Credo importante che i cittadini e gli assegnatari degli alloggi sociali sappiano che questa situazione costringe i due enti pubblici, l'Ater e il Comune, a dei contenziosi molto costosi pagati con risorse pubbliche e quindi dei cittadini. È inutile evidenziare che ciò sottrae importanti risorse economiche che potrebbero utilmente essere spese per la manutenzione degli immobili che ne hanno grande necessità".
Un playground realizzato dall’Ater della provincia di Rieti grazie a un finanziamento della Regione Lazio, il progetto Sport a 360°, di circa 120 mila euro con il quale sono stati realizzati un campo da calcetto, un campo da basket 3vs3 e un campo da bocce in erba sintetica all’interno del complesso dell’Ater in via Pollastrini.
Alla cerimonia oltre i rappresentanti istituzionali hanno preso parte anche il questore di Rieti, Maria Luisa Di Lorenzo, e il comandante provinciale dei Carabinieri di Rieti, il colonnello Bruno Bellini.
«Siamo molto soddisfatti di questi progetti - ha commentato l’assessore alle Politiche della Casa della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani - È fondamentale, e tutti i nostri sforzi si muovono i tal senso, rendere più vivibili le nostre città soprattutto nelle zone più lontane dal centro e meno dotate di servizi. Per questo motivo abbiamo finanziato in tutta la regione questo tipo di interventi perché per migliorare la qualità della vita nelle periferia non basta soltanto manutenere gli edifici ma è necessario anche riqualificare il tessuto sociale attraverso azioni come in questo caso che favoriscono la socializzazione attraverso lo sport».
«Lo sport è da sempre un grande e importante vettore per ridurre il disagio sociale e anche uno strumento ineguagliabile che favorisce e promuove la coesione all’interno di una comunità - ha ribadito il consigliere della Regione Lazio, Fabio Refrigeri - Iniziative come queste sono fondamentali e importantissime e mi auguro possano servire non solo a far divertire e far praticare lo sport ai giovani ma anche responsabilizzare i cittadini nella gestione e la cura di un’opera al servizio di tutti».
«Credo che sia sotto gli occhi di tutti la bontà e la qualità del lavoro fatto per riqualificare un luogo su cui gravitano moltissime famiglie, in un quartiere caratterizzato da una evidente mancanza di servizi - conclude il presidente dell’Ater di Rieti Giancarlo Cricchi - Mi auguro perciò che questi spazi per lo sport possano divenire un punto di ritrovo e di aggregazione non solo per i complessi dell’Ater ma per tutto il quartiere e quindi di tutta la città, un luogo aperto e inclusivo, non a caso abbiamo deciso di metterci, grazie alla collaborazione dell’Arci e l’Arcigay di Rieti, una panchina arcobaleno per sensibilizzare la cittadinanza contro ogni forma di violenza e discriminazione. Mi sento in dover di ringraziare per l’impegno profuso tutto il personale dell’Ater, i tecnici, i membri del cda, Bruno Chiarinelli e Gloria Perilli, che mi stanno supportando e aiutando ma anche il progettista, Riccardo Miluzzo, la ditta GPI per la serietà mostrata e la NPC di Giuseppe Cattani per aver fornito la video sorveglianza, un servizio fondamentale per il mantenimento di un bene pubblico, di tutti che vogliamo gestire insieme al Comitato Case popolari di Campoloniano per poterlo rendere fruibile e accessibile a tutti».
Venerdì 9 luglio alle ore 10.30 verrà inaugurato il Parco Sportivo Elettra Pollastrini.
L’Ater della provincia di Rieti con fondi della Regione Lazio ha riqualificato un’area che insiste in un complesso di suo proprietà in via Elettra Pollastrini realizzando un campo da Calcio a 5, un campo da basket 3vs3 e u
All’inaugurazione prenderà parte il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, gli assessori regionali, Massimiliano Valeriani e Claudio Di Berardino, il consigliere regionale Fabio Refrigeri e il presidente dell’Ater di Rieti Giancarlo Cricchi oltre agli altri rappresentanti istituzionali invitati.
Durante l’iniziativa l’Ater, in collaborazione con l’Arcigay Rieti e l’Arci Rieti, consegnerà una panchina arcobaleno messa in posa nel Parco sportivo per sensibilizzare contro ogni forma di violenza e discriminazione contro le soggettività Lgbt.
Presentato lunedì pomeriggio a Magliano Sabina il primo dei tre progetti pilota dell’Ater di Rieti di Riqualificazione di condomini a proprietà mista finanziati con le risorse messe a disposizione attraverso il decreto Rilancio, il cosiddetto Superbonus 110, per un totale di oltre 30 milioni di euro.
In via Tito Oro Nobili a Magliano, grazie ad un team di progettazione e di imprese esecutrici di grande esperienza, tra pochi giorni partirà il primo cantiere del Lazio su edifici di edilizia residenziale pubblica e saranno investiti più di 6 milioni di euro che permetteranno di attuare interventi di efficientamento energetico e anche di miglioramento strutturale per tutti i 54 alloggi dell’intero complesso.
Gli altri due progetti interesseranno Rieti e Poggio Mirteto: a Rieti 135 alloggi in via Lama per circa 18 milioni di euro, mentre a Poggio Mirteto, in via Brodolini e via Felici, saranno investiti circa 7 milioni di euro su 40 alloggi.
A seguire sono previsti ulteriori 9 progetti in vari comuni anche ad integrazione di interventi di riparazione di condomini danneggiati dagli eventi sismici del 2016 e 2017, che fanno salire a circa 50 milioni di euro le risorse utilizzate grazie dall’Ater grazie al Superbonus.
«Non posso che condividere l’entusiasmo del assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rieti in merito alle proposte progettuali che l’Amministrazione Comunale ha presentato nell’ambito del Bando pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti relativo al Programma Innovativo Nazionale “La qualità dell’abitare”.
Tre proposte ambiziose per zone strategiche del capoluogo che nascono dalla sinergia e dalla volontà e capacità di interlocuzione e collaborazione tra Enti diversi.
Un lavoro che sulla base delle progettualità messa in campo negli ultimi anni dall’ATER di Rieti per la quale ho indirizzato e stimolato la nostra azienda a dotarsi; questo ci ha permesso di avere un progetto idoneo alla presentazione della proposta che rientrava perfettamente tra le fattispecie finanziabili dal bando ed ora potrà dare i suoi frutti anche al di là dell’esito del finanziamento in questione che non sarà scontato vista le disponibilità finanziarie allo stato messe a disposizione dal Bando.
Grazie alla programmazione già attivata sul nostro patrimonio, che ha incluso l’edificio storico di via della Verdura “Palazzo Javarroni”, di recente anche al centro di polemiche, al di là dei tempi di valutazione delle proposte da parte del Ministero, gli Uffici dell’ATER stanno dando seguito alla acquisizione della progettazione che ci permetterà, con i fondi regionali già disponibili, di pervenire al recupero strutturale per poi puntare al completamento dell’opera.
Le azioni condivise con le Amministrazioni comunali che l’Azienda persegue ogni volta se ne presenta l’occasione, ci permetteranno anche in futuro di essere pronti a cogliere tutte le opportunità di recupero, riqualificazione e rigenerazione urbana che sempre più spesso sia il Governo nazionale che la Regione Lazio ci offrono».
È il commento del presidente dell’Ater di Rieti, Giancarlo Cricchi, in merito alla presentazione insieme al Comune di Rieti dei progetti nell’ambito del Programma Innovativo Nazionale “La qualità dell’abitare”
In riferimento all’ “Avviso per la formazione dell’Elenco Aperto di Avvocati dell’Ater di Rieti” pubblicato in data 10.03.2020,si pubblica l'elenco aggiornato al 14/01/2023 Normal 0 14 false false false IT…
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Lavori di “Restauro e risanamento conservativo di Palazzo Javarroni” fabbricato ATER sito in Rieti via della Verdura –Finanziamento : Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare PINQUA-PNRR M5C2I2.3 Comune di Rieti…
Lavori di Manutenzione straordinaria del fabbricato ATER in Magliano Sabina, loc. viadotto Santa Maria Finanziamento: DGR Lazio n. 903 del 09.12.2021 (già DGR 407 del 25.06.2021) €. 150.000,00
In allegato la determina di affidamento dei lavori di Manutenzione straordinaria del fabbricato ATER in Selci, via Colli n.10. Finanziamento: DGR Lazio n. 903 del 09.12.2021 (già DGR 407 del 25.06.2021)…
In questa sezione è possibile scaricare la modulistica per le richieste dell'utenza da pr ...
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